Raccapricciante, con un finale aperto e completamente privo di happy
ending.
Avevo già letto I Misteri di Blackstone anni fa, e mi era
piaciuto molto, perciò dato che ero in cerca di una qualche storia
horror (le calde notti estive mi fanno venire voglia di un po' di
brividi) ho deciso di leggere qualcos'altro di Saul.
Gioco Crudele mi ha
angosciata, disgustata, e in generale tenuta incollata alle pagine, il
che sicuramente è un gran punto a suo favore. Le mia perplessità
maggiori riguardano la traduzione, che in certi momenti pare essere stata
fatta con i piedi, e, in alcune parti, la verosimiglianza. Trovo
infatti duro accettare che un padre possa picchiare quasi a morte la
figlia e quasi stuprarla, e poi vabbè, la figlia diventa quasi catatonica
(e ci sta), mentre il padre continua la sua vita nella comunità e in
famiglia (e tutti sanno cos'è accaduto) senza problemi di sorta, così
come trovo difficile che la moglie continui ad amarlo e cercarlo (e la
moglie è normale, non uno di quei casi patologici di vittime). Così come
trovo difficile accettare la reazione dei vari genitori dopo che i loro
figli sono scomparsi. Cioè, una che ha già perduto il marito in un
incidente, quando scompare la figlia non va tranquillamente a lavorare,
dai... E mi perplime il fatto che, dopo che si sono accorti che Sarah
sgattaiola fuori di nascosto, nessuno si preoccupi di fare una maggiore
guardia. E poi: cos'è successo veramente alla prima bambina scomparsa e
poi riapparsa? La faccenda rimane un mistero, e in un romanzo faccende
come queste non dovrebbero rimanere un mistero...
Comunque, piacevole
lettura senza pretese per stomaci non troppo sensibili.
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