L'ho rivisto ieri pomeriggio dopo molti anni, ed è stato un pò come ritrovare un vecchio amico.
Quando ero adolescente, lo facevano periodicamente per tv. Era un film da pomeriggio di Italia 1, pur non essendolo affatto. Ma forse quelli che si occupavano della programmazione dei pomeriggi estivi di Italia 1 non si erano soffermati ad analizzare per bene la profondità di questo piccolo capolavoro.
Il film si basa sul racconto "Il corpo", contenuto nella raccolta "Stagioni Diverse" di Stephen King. Ora, tutti quelli che mi conoscono sanno che io nutro un'assoluta venerazione per King e blablabla, però non credo di essere troppo di parte nel dire che questa raccolta è come uno scrigno contenente tesori rari, perchè oltre a "Il corpo", ci sono anche "Rita Hayworth e la redenzione di Shawshank", da cui è stato tratto un altro capolavoro cinematografico come "Le ali della libertà", e "Un ragazzo sveglio", a cui è ispirato il film "L'allievo". Il quarto racconto, "Il metodo di respirazione", che io sappia non ha ancora avuto una trasposizione cinematografica, ma magari ci arriveremo :)
Tornando a "Stand by me" (è uno di quei rari casi in cui sono molto più affezionata al film che al racconto. Unica nota negativa: Castle Rock è nel Maine, non nell'Oregon... ma avendo poi il regista Rob Reiner fondato la casa di produzione Castle Rock, direi che lo si può perdonare per questa variazione ^^), pur rivedendolo dopo tanti anni mi sono resa conto di conoscerlo ancora a memoria, e che ancora oggi, come già mi accadeva un tempo, mi ha fatto venire voglia di mettermi a camminare lungo una ferrovia, alla ricerca di una crescita interiore. E ho ricordato quanto mi avesse ossessionato questo film quando ero giovane, perchè mi ero ripromessa che mai avrei permesso ai miei di fare preferenze tra me e mio fratello, soprattutto in suo sfavore. Non volevo che si sentisse come Gordon Lachance. Ironico il fatto che poi sia finita in modo molto simile, da un certo punto di vista. Ma questa è un'altra storia e la racconteremo un'altra volta, per dirla alla Michael Ende.
Comunque, se qualcuno al mondo non ha mai visto questo film, rimedi immediatamente, è un ordine!
Il regista è Rob Reiner, che ha girato anche altri film che amo tantissimo come La Storia Fantastica (favoloso, semplicemente favoloso), Misery non deve morire, Harry ti presento Sally e Codice d'Onore. Se non basta, posso citare anche il cast stellare: John Cusack, giovanissimo, nei panni di Danny Lachance; Kiefer Sutherland, pure lui davvero giovane, nei panni di Asso Merril; Richard Dreyfuss è Gordon da grande. Ma le vere star sono i ragazzini: a parte grande Corey Feldman, spettacolare prima apparizione sul grande schermo per Jerry O'Connell, che qui fa il bimbo ciccione sfigato Vern (notare che il doppiatore era specializzato nei bimbi ciccioni sfigati, perchè è lo stesso che doppia Chunck ne I Goonies), ma che tutti ricordiamo soprattutto per serie indimenticabili come Il mio amico Ultraman e soprattutto I Viaggiatori:
Quando ero adolescente, lo facevano periodicamente per tv. Era un film da pomeriggio di Italia 1, pur non essendolo affatto. Ma forse quelli che si occupavano della programmazione dei pomeriggi estivi di Italia 1 non si erano soffermati ad analizzare per bene la profondità di questo piccolo capolavoro.
Il film si basa sul racconto "Il corpo", contenuto nella raccolta "Stagioni Diverse" di Stephen King. Ora, tutti quelli che mi conoscono sanno che io nutro un'assoluta venerazione per King e blablabla, però non credo di essere troppo di parte nel dire che questa raccolta è come uno scrigno contenente tesori rari, perchè oltre a "Il corpo", ci sono anche "Rita Hayworth e la redenzione di Shawshank", da cui è stato tratto un altro capolavoro cinematografico come "Le ali della libertà", e "Un ragazzo sveglio", a cui è ispirato il film "L'allievo". Il quarto racconto, "Il metodo di respirazione", che io sappia non ha ancora avuto una trasposizione cinematografica, ma magari ci arriveremo :)
Tornando a "Stand by me" (è uno di quei rari casi in cui sono molto più affezionata al film che al racconto. Unica nota negativa: Castle Rock è nel Maine, non nell'Oregon... ma avendo poi il regista Rob Reiner fondato la casa di produzione Castle Rock, direi che lo si può perdonare per questa variazione ^^), pur rivedendolo dopo tanti anni mi sono resa conto di conoscerlo ancora a memoria, e che ancora oggi, come già mi accadeva un tempo, mi ha fatto venire voglia di mettermi a camminare lungo una ferrovia, alla ricerca di una crescita interiore. E ho ricordato quanto mi avesse ossessionato questo film quando ero giovane, perchè mi ero ripromessa che mai avrei permesso ai miei di fare preferenze tra me e mio fratello, soprattutto in suo sfavore. Non volevo che si sentisse come Gordon Lachance. Ironico il fatto che poi sia finita in modo molto simile, da un certo punto di vista. Ma questa è un'altra storia e la racconteremo un'altra volta, per dirla alla Michael Ende.
Comunque, se qualcuno al mondo non ha mai visto questo film, rimedi immediatamente, è un ordine!
Il regista è Rob Reiner, che ha girato anche altri film che amo tantissimo come La Storia Fantastica (favoloso, semplicemente favoloso), Misery non deve morire, Harry ti presento Sally e Codice d'Onore. Se non basta, posso citare anche il cast stellare: John Cusack, giovanissimo, nei panni di Danny Lachance; Kiefer Sutherland, pure lui davvero giovane, nei panni di Asso Merril; Richard Dreyfuss è Gordon da grande. Ma le vere star sono i ragazzini: a parte grande Corey Feldman, spettacolare prima apparizione sul grande schermo per Jerry O'Connell, che qui fa il bimbo ciccione sfigato Vern (notare che il doppiatore era specializzato nei bimbi ciccioni sfigati, perchè è lo stesso che doppia Chunck ne I Goonies), ma che tutti ricordiamo soprattutto per serie indimenticabili come Il mio amico Ultraman e soprattutto I Viaggiatori:
Jerry O'Connell nel 1986:
E come invece lo conosciamo tutti:
Menzione speciale per River Phoenix, che qui interpreta Chris Chambers, il ragazzo che è sveglio, intelligente e pieno di potenzialità, ma che si porta dietro l'infamia del nome, e per questo è destinato a fare una brutta fine (il cognome Chambers è forse indice di una qualche preferenza speciale da parte di King, visto che è anche il cognome di uno dei suoi personaggi più importanti, Jake Chambers, il ragazzino della saga della Torre Nera. Un caso? Sì, bè, può essere... fatto sta che sono due personaggi molto belli).
Triste e con un che di profetico, visto come sono andate poi le cose, è l'ultima inquadratura di Phoenix, alla fine del film: saluta con la mano e si dissolve, mentre la voce narrante racconta di come muore.
4 commenti:
gran bel film, seppure i film che hanno segnato di più la mia infanzia sono stati i goonies e ritorno al futuro. allora comunque i pomeriggi di italia 1 avevano un senso, adesso sono anestetizzati per un pubblico di telerimbecilliti
Scusa se vado un attimo off-topic, ma volevo segnalarti un forum appena nato, dedicato agli Scrittori e poeti in particolare, ed a qualsiasi forma d'Arte e cultura, dal cinema alla musica, dai fumetti alle belle arti, dalla fotografia alla grafica digitale, musica, letteratura e tanto altro. Ci farebbe piacere se venissi a dare un'occhiata, e se vuoi, a condividere con noi le tue Emozioni.
Ecco il link:
http://scrittoricreativi.forumcommunity.net/
Grazie e a presto.
ps. ovviamente l'invito è esteso anche ai tuoi amici :)
(ps2. Cannibal Kid è già dei nostri!)
@Marco: condivido il pensiero sui pomeriggi di Italia 1, allora anche in generale la programmazione televisiva era decisamente migliore, e Italia 1 era un canale davvero carino, soprattutto per i "giovani"... e passavano dei gran bei film!
I Goonies e Ritorno al Futuro sono sicuramente altri film che hanno segnato la mia adolescenza (e preadolescenza, ricordiamo la mia veneranda età ^^). Pensa che Ritorno a Futuro 2 e 3 li ho aspettati con impazienza e visti entrambi al cinema, tre volte il 2 e due volte il 3 (allora il cinema costava mooolto meno, e ci voleva moltissimo prima che poi il film te lo facessero vedere per tv). Invece del primo ho letto prima il libro, e poi ho visto il film (mi ricordo ancora quando ho sentito che lo annunciavano per la programmazione serale in tv, e io non avevo idea che esistesse anche il film, pensavo fosse solo un romanzo XD)(ero piccola :P)
@Robi e Samy: passerò sicuramente, grazie per l'invito :)
Concordo: film meraviglioso...
(è un bel po' che non ti fai vedere dalle mie parti...)
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