La Leggenda del Santo Bevitore, di Joseph Roth




Il racconto di Roth, pubblicato postumo nel 1939 e dal sapore autobiografico, è intriso di amara speranza. Speranza, perchè le giornate di Andreas, clochard parigino rassegnato al suo destino, viene improvvisamente sconvolta dall'incontro con un misterioso signore, che gli fa dono di 200 franchi, e questo evento dà il La ad una serie di coincidenze e circostanze miracolose che fanno credere allo stesso Andreas di essere ad un punto di svolta. 
E ci troviamo ad illuderci insieme al protagonista, perchè "(...) tutto era come ai vecchi tempi, ai tempi prima della prigione". Ma sappiamo che è appunto solo un'illusione, e nel profondo ne è consapevole anche Andreas. 
Insieme alle circostanze fortunate, si moltiplicano anche le casualità che fanno sì che Andreas non riesca a portare a termine il compito che si era prefissato, ossia il saldare il suo debito, e questa amarezza di fondo ci impedisce di credere davvero che ci sarà un lieto fine.

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