"Io sono qui per dire che non riconosco il diritto di
nessuna persona su un singolo minuto della mia vita, né su una sola
particella della mia energia."
Non posso dire che il libro della Rand mi abbia lasciata indifferente. Al contrario, sebbene non condivida la sua visione politico/social/filosofica (documentandomi durante la lettura, ho scoperto che Ayn Rand è la fondatrice sell'Oggettivismo, una corrente filosofica che plaude l'individualismo e condanna il socialismo. Diciamo che si tratta di un ramo un po' "di nicchia", perché non è quasi per niente conosciuta da noi, e vabbè, ma anche in patria - acquisita, dato che la scrittrice è russa di origine, e si è trasferita negli USA da ragazzina - è molto poco studiata. Tuttavia, La Fonte Meravigliosa ha avuto un grande successo ed è considerato tra i più importanti classici moderni della letteratura americana), e sebbene non mi interessi praticamente per niente di architettura, la storia mi ha comunque coinvolta e mi sono ritrovata a scorrere abbastanza velocemente le quasi 700 pagine del romanzo liberamente ispirato alla vita di Frank Lloyd Wright, celebre architetto che tra i massimi esponenti dell'architettura cosiddetta "organica", e che tutti conoscono per aver progettato il Guggenheim