Stanotte ho avuto un barlume di coscienza e, riemergendo all'improvviso dal sonno in cui ero sprofondata, mi sono resa conto che stavo sognando di scrivere un romanzo. Ho cercato di riaddormentarmi al più presto, per tentare di rientrare nel sogno e non perdere il filo della trama.
Purtroppo, questa mattina il risveglio è stato troppo rapido e brutale, e il sogno ed il suo contenuto è evaporato non appena ho acceso la luce sul comodino e mi sono trascinata in bagno per gli abituali preparativi. La trama è perduta. Magari si sarebbe rivelata inutilizzabile, come spesso mi accade, però chissà, magari invece poteva contenere degli spunti interessanti... pazienza, posso solo sperare che alcuni dettagli siano rimasti imprigionati nel mio subconscio, e che riescano comunque a trovare la strada per essere messi su carta, prima o poi.
Per rimanere in tema, un paio di giorni fa stavo tornando a casa dal lavoro e, per ragioni che ora non sto qui ad approfondire, ho deciso di fare un tragitto differente da quello abituale.
La strada che ho scelto, mi ha condotto lungo un tortuoso percorso di campagna. Mentre attraversavo un paese sperduto in mezzo al nulla, mi è tornato alla mente all'improvviso un sogno che mi è capitato di fare diversi anni fa. Credo di averlo sognato due o tre volte in tutto, ma mi è rimasto impresso, soprattutto per la sensazione strana che mi aveva trasmesso. Nonostante si trattasse di un sogno apparentemnte tranquillo, addirittura un pò noioso (un piccolo paese di campagna, costeggiato dall'argine di un fiume, con tante vecchie case, una piazza, una chiesetta, pochi abitanti), l'atmosfera di angoscia e oppressione che lo permeava me lo ha sempre fatto classificare come incubo. Eppure, in un certo senso, era un incubo che facevo volentieri. Era un posto in cui tornavo con piacere, per così dire.
Attraversando questo paese della campagna a sud di Bologna, l'incubo mi si è ripresentato nitido davanti agli occhi, e così ho iniziato a pensare ad una trama da utilizzare per il concorso a tema "Sogno", che scade in luglio. L'idea, che non approfondirò qui almeno fino a quando non sarà meglio defiita, è un pò simile a quella di un Dylan Dog che ho letto un paio di mesi fa, ma la somiglianza è assolutamente involontaria e casuale, in quanto si tratta poi alla fine di due concetti sostanzialmente diversi. D'altronde, credo che non ci sia trama horror che non sia già stata in un qualche modo sviluppata nei fumetti Bonelli.
4 commenti:
Sussurro: spero di vedere presto la realizzazione pratica di questo tuo sogno.
(mi brillano già gli occhi)
Urlo: vieni nel mio blog e ritira il tuo primo premio (anche se non ti piace il mio nick *tzk* ti amo e ti premio lo stesso!)
Ciao!!!! Grazie x avermi linkato ti aggiungo subito anche io. Ho visto che hai aperto il blog da poco, sarà un pò dura ingranare ma vedrai che andrai bene!!! Auguri e un'abbraccio Desy.
Fifì79: Mio piccolo pezzo di cuore, ti ringrazio per il premio, ricambierò non appena avrò almeno un paio di blog da citare. Per quanto riguarda la realizzazione pratica del sogno, siamo al lavoro ;-)
La casa degli orrori: Grazie degli auguri. La pazienza non mi manca di certo, anche se di solito pecco di costanza... cercherò di impegnarmi ^_^
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