Paura e Disgusto a Las Vegas di Hunter S. Thompson



In una società chiusa nella quale tuti sono colpevoli, l'unico vero crimine è farsi prendere.
In un mondo di ladri, l'unico peccato mortale è la stupidità.


Due sono i pensieri che mi sono subito balzati in testa alla fine di questo libro incredibile: uno, che avrei voluto conoscere Thompson e sballarmi un po' con lui; due, che mi dispiace parecchio di non aver vissuto la beat generation.
Questo libro è la cronaca di un viaggio a Las Vegas fatto nel 1971 da Hunter S. Thompson e dal suo avvocato, a bordo di una Chevrolet rossa prima, e di una Cadillac bianca poi, zeppi di ogni genere di sostanza stupefacente, con la scusa di scrivere due articoli (uno sulla Mint 400, l'altro sulla conferenza dei procuratori) ma soprattutto con il dichiarato intento di trovare il sogno americano.
Thompson, inventore del Gonzo Journalism, non è interessato a raccontarci come si svolgono i fatti passo passo, o meglio non solo: ci trascina dentro la sua mente, ci fa vivere gli eventi attraverso le sue percezioni distorte dalle droghe, ci rende partecipi.
Il libro è delirante
e divertente, le descrizioni sagaci (la descrizione dei poliziotti radunati per la conferenza antidroga è formidabile, così come l'ambiente del Circus-Circus), i dialoghi irresistibili, alcune scene sono davvero memorabili (come quella dell'avvocato a mollo nella vasca che vuole friggersi all'apice di White Rabbit - pezzo meraviglioso, a proposito. Se non lo conoscete ascoltatelo qui - o la donna delle pulizie che viene prima aggredita, e poi convinta di essere reclutata come informatrice della polizia).
Peccato che Thompson sia stato così poco considerato in Italia, vorrei leggere il suo libro sulla campagna di Nixon, ma temo che in lingua sia un po' troppo ostico... Mi leggerò comunque di certo quello sugli Hell's Angels che lo ha reso celebre.
Molto carina e interessante la Piccola Enciclopedia Psichedelica inserita nell'edizione italiana che ho letto, consigliatissima!
Appena terminata la storia, mentre leggevo appunto le voci dell'enciclopedia, ho guardato anche il film di Terry Gilliam con Johnny Depp (grandissimo amico di Thompson) e Benicio del Toro, che è ben fatto, molto divertente e fedele al libro, anche se secondo me è un po' troppo caricaturale e semplicistico, ma sicuramente da vedere.


"Il Circus-Circus è quel che sarebbe il jet-set al sabato sera, se i nazisti avessero vinto la guerra. E' il Sesto Reich. Il piano terra è pieno di tavoli da gioco, come in tutti gli altri casinò... ma il vano è alto all'incirca sei piani, tipo tendone da circo, e in questo spazio si sviluppa ogni possibile espressioen di follia da Fiera Cittadina/Festa de' Noantri. Giusto sopra i tavoli da gioco, i Forty Flying Carazito Brothers stanno eseguendo un ardito numero al trapezio, insieme a quattro ghiottoni in museruola e alle sei Nymphet Sisters di San Diego... e così tu te ne stai giù al piano terra a giocare a black-jack e stai giusto rinforzando le puntate quando, d'un tratto, ti viene di guardare in alto, e lassù, dritto sopra la tua testa vedi una quattordicenne mezza nuda rincorsa nell'aria da un ghiottone ringhiante, che viene improvvisamente risucchiato in una battaglia mortale con due polacchi pitturati d'argento che piombano giù da due opposti balconi e s'incontrano a mezz'aria sul collo del ghiottone... entrambi afferrano l'animale, prima di precipitare tutti e tre giù verso i tavoli dei dadi - ma poi rimbalzano sulla rete; si separano e risaltano su verso il tetto in tre differenti direzioni, e proprio quando sono sul punto di cadere, di nuovo sono acchiappati per aria da tre Gattine Coreane e riportati sul balcone a bordo di un trapezio. Questa follia va avanti all'infinito, ma nessuno sembra farci caso."

"E' del tutto ragionevole pensare che ogni tanto l'energia di un'intera generazione si concentri in un lungo bellissimo lampo, per ragioni che sul momento nessuno capisce - e che mai spiegheranno, retrospettivamente, ciò che è veramente accaduto."

"Eravamo dalle parti di Barstow al limite del deserto quando le droghe cominciarono a fare effetto."

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