"Un uomo con un lungo spolverino era sceso dalla macchina accidentata e adesso se ne stava in mezzo alla strada, guardando dalla macchina alla gomma e dalla gomma ai curiosi con aria divertita e perplessa.
"Guardate!", spiegò. "Sono finito nel fosso".
(...)
"Com'è successo?"
Lui scrollò le spalle.
"Non capisco niente di motori", disse con decisione.
"Ma come è successo? Ha sbattuto contro il muro?"
"Non chiedetemelo" (...) "Non guido bene - anzi, male. E' successo e non so altro".
"Be', se guida male non dovrebbe guidare di notte".
"Ma non ci ho neanche provato", spiegò indignato, "non ci stavo neanche provando".
Un silenzio intimidito calò sugli astanti.
"Vuole uccidersi?"
"E' stata una fortuna che sia saltata solo una ruota. Guidare male e non provarci neanche".
"Non capite", spiegò il criminale. "Non stavo guidando. C'è un altro uomo in macchina".
Lo shock che seguì questa dichiarazione trovò voce in un sostenuto "Ah-h-h!" quando la portiera della coupé si aprì lentamente. La folla - adesso era una folla - fece un passo indietro involontariamente, e quando la portiera fu spalancata ci fu una pausa spettrale. Poi, piano piano, poco a poco, un individuo pallido e ciondolante uscì dal rottame, tastando con prudenza il terreno con una grande scarpa che ballonzolava incerta.
Accecata dalle torce e confusa dall'incessante suono di clacson, l'apparizione restò in piedi barcollando prima di scorgere l'uomo con lo spolverino.
"Che succede?", chiese calmo. "Abbiamo finito la benzina?"
"Guardi!".
Una mezza dozzina di dita indicarono la ruota amputata - lui la fissò per un momento e poi guardò in alto come se sospettasse che fosse piovuta dal cielo.
"E' venuta via", gli spiegò qualcuno.
Lui annuì.
"Non mi sono accorto subito che ci eravamo fermati".
Una pausa. Poi, prendendo un lungo respiro e raddrizzando le spalle, osservò con voce decisa:
"Sapete dove si trova una stazione di servizio?"
Almeno una dozzina di uomini, alcuni dei quali in condizioni appena migliori delle sue, gli spiegò che la ruota e la macchina non erano più attaccate.
"Tiratela indietro", suggerì dopo un momento. "Mettetela in retromarcia".
"Ma non c'è più la ruota!".
Lui esitò.
"Tentare non nuoce", disse."
Francis Scott Fitzgerald, Il Grande Gatsby
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