"In tutte le case ci sono degli spettri, solo che noi non li vediamo finché non crediamo che esistano"
"Se ti soffermi troppo a pensare al tempo che ti rimane, non pensi più a vivere"
"Se ti soffermi troppo a pensare al tempo che ti rimane, non pensi più a vivere"
Questo è un film che mi è piaciuto davvero molto. So che ci sono opinioni contrastanti in proposito, ma a me ha messo parecchia strizza dall'inizio alla fine (sarà perchè io sono particolarmente spaventata dagli specchi)(e non fate battute, non è a causa del mio riflesso -.-).
Diretto dal regista di The Ring e The Ring 2, Iain Softely, è un film molto in stile horror classico, c'è la porta chiusa dietro la quale si nasconde chissà cosa, la chiave che apre tutte le porte tranne quella, la casa infestata... però nonostante questo non è affatto scontato. I riti Hoodoo che condiscono questa pellicola la rendono "diversa", interessante, maledettamente inquietante (le litanie ripetute costantemente da Papa Justify durante i momenti "al cardiopalma" del film sono azzeccatissime per amplificare l'effetto). Il finale è imprevedibile, non dico niente per non mettere pulci nell'orecchio a chi lo guarderà, però io sono rimasta piacevolmente sorpresa. Gli attori sono bravissimi, possono stare immobili che già senti salire la tensione. Kate Hudson a me personalmente piace molto, fin da quando l'ho conosciuta in Almost Famous (bellissimo film, imperdibile). John Hurt e Gena Rowlands sono terribilmente perfetti.
Consigliatissimo, ma attenzione: potreste non guardare più gli specchi con gli stessi occhi, poi!
Caroline, assistente geriatrica, trova lavoro in una villa coloniale isolata, situata nelle paludi di New Orleans: dovrà badare al vecchio proprietario, immobilizzato e reso muto da un ictus, e convivere con la bisbetica moglie. Le verrà dato un passepartout, capace di aprire tutte le porte della casa tranne una: quella di una stanza accessibile solo dalla soffitta. Quando all’ossessione per la stanza proibita si unirà la sensazione che il vecchio cerchi di chiederle aiuto, in un clima carico di superstizione la scettica Caroline cercherà di far luce sulle misteriose circostanze in cui il vecchio fu colpito dall’ictus. La soffitta potrebbe celare al suo interno le risposte ma, sfortunatamente per la ragazza, non solo quelle.
Diretto dal regista di The Ring e The Ring 2, Iain Softely, è un film molto in stile horror classico, c'è la porta chiusa dietro la quale si nasconde chissà cosa, la chiave che apre tutte le porte tranne quella, la casa infestata... però nonostante questo non è affatto scontato. I riti Hoodoo che condiscono questa pellicola la rendono "diversa", interessante, maledettamente inquietante (le litanie ripetute costantemente da Papa Justify durante i momenti "al cardiopalma" del film sono azzeccatissime per amplificare l'effetto). Il finale è imprevedibile, non dico niente per non mettere pulci nell'orecchio a chi lo guarderà, però io sono rimasta piacevolmente sorpresa. Gli attori sono bravissimi, possono stare immobili che già senti salire la tensione. Kate Hudson a me personalmente piace molto, fin da quando l'ho conosciuta in Almost Famous (bellissimo film, imperdibile). John Hurt e Gena Rowlands sono terribilmente perfetti.
Consigliatissimo, ma attenzione: potreste non guardare più gli specchi con gli stessi occhi, poi!
Caroline, assistente geriatrica, trova lavoro in una villa coloniale isolata, situata nelle paludi di New Orleans: dovrà badare al vecchio proprietario, immobilizzato e reso muto da un ictus, e convivere con la bisbetica moglie. Le verrà dato un passepartout, capace di aprire tutte le porte della casa tranne una: quella di una stanza accessibile solo dalla soffitta. Quando all’ossessione per la stanza proibita si unirà la sensazione che il vecchio cerchi di chiederle aiuto, in un clima carico di superstizione la scettica Caroline cercherà di far luce sulle misteriose circostanze in cui il vecchio fu colpito dall’ictus. La soffitta potrebbe celare al suo interno le risposte ma, sfortunatamente per la ragazza, non solo quelle.
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